Festival
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Organizzazione di una manifestazione a carattere spettacolare, che con carattere periodico si svolge in un determinato luogo. In origine il f. era un complesso di iniziative soprattutto a carattere musicale, espressione diretta della cultura popolare: una sorta di festa, appunto, che aveva il suo culmine con la danza all’aperto, alla quale partecipava tutta la comunità locale. Successivamente tale termine è stato usato per indicare una serie di spettacoli a volte appartenenti a una sola espressione artistica, a volte interdisciplinari organizzati e rappresentati sempre nello stesso periodo dell’anno e sempre nello stesso luogo. Per fare qualche esempio potremmo ricordare il Festival di Salisburgo (dal 1920), dedicato a opere di Mozart oppure il Festival di Spoleto (dal 1958), dove vengono rappresentati lavori di teatro, musica, balletto, cinema.
Certamente i f. più conosciuti sono quelli cinematografici; questo sia per lo spazio loro riservato dai media in genere, sia per la presenza di premi e di divi, sempre seguiti dal pubblico con particolare attenzione (Divismo). Tra i f. cinematografici più rilevanti ricordiamo la Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il primo in ordine di tempo, visto che è iniziato nel 1932; quelli di Cannes (1946), Locarno (1946), Berlino (1951), San Sebastian (1953), Mosca (1959). Condizione essenziale per partecipare alla selezione per concorrere a un f. è quella, in genere, di presentare un’opera inedita e sottotitolata nella lingua del Paese organizzatore.
I f. possiedono una loro storia, che contiene anch’essa un’immagine dello spirito del tempo. Così, ad esempio, durante il periodo della contestazione sessantottina, c’è stata una presa di posizione contro i premi e contro le giurie, tanto che alcuni f. per qualche anno pensarono di abolire ogni concorso e ogni riconoscimento ufficiale, per poi ripristinarli, tuttavia, appena qualche tempo dopo. Attualmente i f. cinematografici tra grandi e piccoli, nazionali e internazionali sono numerosissimi e il loro svolgimento copre praticamente tutto l’arco dell’anno.
Certamente i f. più conosciuti sono quelli cinematografici; questo sia per lo spazio loro riservato dai media in genere, sia per la presenza di premi e di divi, sempre seguiti dal pubblico con particolare attenzione (Divismo). Tra i f. cinematografici più rilevanti ricordiamo la Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il primo in ordine di tempo, visto che è iniziato nel 1932; quelli di Cannes (1946), Locarno (1946), Berlino (1951), San Sebastian (1953), Mosca (1959). Condizione essenziale per partecipare alla selezione per concorrere a un f. è quella, in genere, di presentare un’opera inedita e sottotitolata nella lingua del Paese organizzatore.
I f. possiedono una loro storia, che contiene anch’essa un’immagine dello spirito del tempo. Così, ad esempio, durante il periodo della contestazione sessantottina, c’è stata una presa di posizione contro i premi e contro le giurie, tanto che alcuni f. per qualche anno pensarono di abolire ogni concorso e ogni riconoscimento ufficiale, per poi ripristinarli, tuttavia, appena qualche tempo dopo. Attualmente i f. cinematografici tra grandi e piccoli, nazionali e internazionali sono numerosissimi e il loro svolgimento copre praticamente tutto l’arco dell’anno.
C. T.
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Festival, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (22/11/2024).
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